Da sempre l’alcol viene consumato con modalità e scopi diversi: come alimento, come sostanza curativa, come divertimento, come sostanza stupefacente.
Nella nostra cultura spesso accompagna momenti conviviali, ed è considerato una componente importante da accostare alla nostra famosa buona cucina.
Purtroppo questa presenza importante spesso non è accompagnata da un’attenzione altrettanto curata nell’educazione al consumo di alcol, il problema risiede nella percezione che si ha dell’alcol: essendo legale e culturalmente accettato, si tende a sottovalutarne rischi e conseguenze.
Ogni persona, per esempio, ha una tolleranza diversa, che dipende da una serie di fattori, tra i quali: il sesso, l’età, la quantità di alcol, il contesto di consumo. Per ognuno di noi il consumo di alcol può assumere significati diversi e del tutto personali.
Più in generale può accadere che l’utilizzo di alcol divenga problematico: per esempio se legato a situazioni di rischio (lavoro, guida, gravidanza, sport, associato con farmaci, ecc..), o se il consumo inizia ad essere necessario per affrontare certi tipi di situazioni in cui ci si può sentire in difficoltà, in difetto oppure poco competenti.
Può accadere inoltre che l’uso diventi una presenza costante nella quotidianità della persona, oppure che venga consumato solo in alcune occasioni (per esempio nei weekend), ma in modo massiccio, così che la persona si esponga a rischi elevati per sé e talvolta anche per gli altri.
Il consumo di alcol si accompagna inoltre ad una serie di rischi e conseguenze importanti sulla salute fisica, che non riguardano solo situazioni di consumo particolarmente elevato.
Qualora ci si accorga di avere la tendenza ad esporsi ai rischi sopra citati, di avere un problema di controllo nell’uso di alcol, oppure ci si interroghi sul proprio rapporto con l’alcol, gli operatori dello S.M.I. sono a disposizione per accompagnare la persona ad una maggiore consapevolezza e/o ad un percorso di sostegno e cura.