Qualunque sia la sostanza stupefacente utilizzata (cocaina, cannabis, eroina, psicofarmaci, MDMA, LSD, ketamina, ecc), qualunque sia la modalità di assunzione scelta, e la frequenza di utilizzo, l’assunzione produrrà un’alterazione del sistema nervoso centrale, avrà un effetto e comporterà una serie di rischi e conseguenze.
Al di là delle questioni legate alla legalità o meno delle sostanze, il consumo può avvenire nella forma di una sperimentazione occasionale più o meno consapevole, oppure di un’assunzione periodica, o quotidiana. Anche quando la persona sente di avere il controllo sul consumo, occorre considerare il fatto che nel mercato illecito delle droghe non esiste un controllo sulla qualità e la quantità del principio attivo, che sempre più spesso è trattato con agenti chimici di dubbia provenienza. Possiamo quindi considerare l’uso di sostanze come una condotta ad alto rischio a prescindere dalla frequenza di utilizzo e dal tipo di sostanza.
Talvolta il consumatore non solo si mette in pericolo con l’uso, ma può sviluppare un rapporto di dipendenza con la sostanza, rischiando di compromettere, o compromettendo del tutto, aspetti di sé e/o della propria vita (salute, benessere, lavoro, relazioni, tempo libero, …).
Qualora una persona desideri avere uno spazio per provare a riflettere sulle proprie condotte a rischio, oppure si accorga di avere un rapporto problematico o di dipendenza da sostanze stupefacenti, può rivolgersi all’équipe dello S.M.I. per essere accompagnato/a in un percorso di crescita della consapevolezza o di sostegno e cura.